Le isole ai confini del mondo
27,00 €Per tutti coloro che hanno amato Into the wild.
Lepage fa rivivere la bellezza ostile del mare delle selvagge terre australi.
Per tutti coloro che hanno amato Into the wild.
Lepage fa rivivere la bellezza ostile del mare delle selvagge terre australi.
La guerra civile de La Retirada republicana
e l’esodo dal territorio spagnolo dei combattenti
nel potente graphic novel di Paco Roca.
David Rubín ha creato un universo dove l’eroe classico viene trasformato in un personaggio moderno, Non un adattamento del mito ma una storia d’azione, ricca di sperimentazione narrativa e grafica.
Collana: Prospero’s Books
Formato: 17×24; pp. 288
Le dodici fatiche sono superate, ma per Eracle l’avventura continua
nel nuovo graphic novel di David Rubín.
Un libro vibrante,
riccamente documentato che narra con forza e slancio
un arco di tempo di circa trent’anni della storia italiana.
L’attesissimo titolo dell’autore
de La Metamorfosi di Kafka, nella traduzione di Vanni Santoni.
Vincitore del prestigioso Eisner Award 2016
Libro dell’anno e best seller internazionale.
“Una spinta vitale e passionale“
The Guardian
Vincitore del Premio Boscarato 2017 “Miglior fumetto straniero”
Un best seller internazionale dall’autore dell’adattamento a fumetti de La metamorfosi di Kafka,
tradotto da Vanni Santoni
“Mescolate Alice e 20.000 leghe
sotto i mari e avrete Sofia.”
Una fiaba barocca ammaliante che tratta della lotta contro la malattia.
«Storie del Barrio è un ritratto fedele di una realtà spietata e allo stesso tempo un diario rabbioso e poetico.»
di Flavia Bazzano, Geek Area
Una storia di crescita e adolescenza al limite.
Vincitore del premio Palma di Maiorca come miglior fumetto nel 2011.
VINCITORE DEL PREMIO GRAN GUINIGI 2017
Il libro precursore della serie Black Mirror di uno dei maestri del fumetto.
“Un mondo in cui la tecnologia è trattata con sospetto, gli operai svolgono lavori casuali la cui natura è essenzialmente inutile, e la solitudine è lo spirito del tempo.“
The Guardian
“Un mondo nuovo è un sottile capolavoro di paranoia corporativa che è in qualche modo gentile e lirico quanto inquietante.”
The Paris Review