I migliori graphic novel dai classici della letteratura: Il Grande Gatsby, Canale Mussolini, La luna e i Falò, Sostiene Pereira, Cuore di tenebra

I grandi classici della letteratura possono diventare fumetti? Sono molti i titoli che oggi vengono adattati e prendono nuovamente vita in film, serie tv, libri illustrati e graphic novel. Ma può un graphic novel rendere in pieno la forza originaria del romanzo e trasportare il lettore nel suo mondo, rimanendo comunque fedele all’originale?

Marino Magliani e Marco D’Aponte ci sono ampiamente riusciti con i loro La luna e i falò e Sostiene Pereira, i cugini Lanzidei l’hanno fatto con Canale Mussolini di Pennacchi, Aya Morton e Fred Fordham con Il Grande Gatsby di Fitzgerald, come anche Peter Kuper ha realizzato il suo Cuore di tenebra dopo un lungo studio sul romanzo e sulle fonti storiche.

Perché leggere i graphic novel dei classici della letteratura?

Italo Calvino nelle sue Lezioni americane scriveva: «Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire». Per questo sentiamo l’esigenza di leggerli e rileggerli ancora oggi, sia nella loro forma originaria, sia in nuove trasposizioni e nuovi formati.

In particolare, i testi che diventano graphic novel nascono di solito da una precisa ispirazione grafica che si concretizza nella realtà del disegno. Gli autori immaginano un universo legato a quel romanzo e lo riproducono, creando ambientazioni e rievocando sensazioni legate alla lettura.

In quanto alla “fedeltà” di un graphic novel all’opera originale si è sempre discusso molto, così come se ne discute per i film e le serie tv. Può un adattamento essere fedele al 100% al libro? La vera domanda non è questa, ma come un cambio di prospettiva, rispetto l’opera, possa permetterci di osservare il classico da un altro punto di vista, scoprirne lati che non conoscevamo e apprezzarlo sotto altri aspetti.

Tunué ha sempre creduto negli adattamenti di importanti romanzi e ha pubblicato diversi graphic novel basati su grandi classici della letteratura italiana e straniera.

1) Il grande Gatsby, il Graphic novel di  Aya Morton e Fred Fordham tratto da un dei maggiori autori del ‘900: Francis Scott Fitzgerald.

Graphic novel adattamento di Il Grande Gatsby di Fred Fordham e Aya Morton.

Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald è considerato da tutti il manifesto dei ruggenti Anni Venti.

Si tratta della storia del misterioso e ambiguo Jay Gatsby, il classico self-made man arricchitosi in maniera sospetta, che simboleggia miti e contraddizioni del sogno americano.

A narrare la storia è Nick Carraway, un agente di borsa che vive in un piccolo villino accanto alla sfarzosa villa dell’eccentrico Gatsby. Quest’ultimo, tanto elegante quanto schivo, è solito tenere nella sua proprietà feste esagerate a cui partecipa la società ricca e benestante di Long Island.
Sono molte le voci che girano su Gatsby e sull’origine della sua ricchezza. Il suo vero nome è James Gatz, nato in un’umile famiglia di contadini del North Dakota e fuggito per cercare fortuna.

Il protagonista entra in contatto con il lussuoso mondo dell’alta borghesia quando si fa assumere a lavorare sullo yacht del ricco Dan Cody e cambia nome in Jay Gatsby.
Poco prima della partenza per il fronte della Prima guerra mondiale, Jay conosce la bella ereditiera Daisy Fay e se ne innamora perdutamente. I due giovani si giurano fedeltà, ma al ritorno dalla guerra Jay scopre Daisy sposata ad un famoso giocatore di polo, Tom Buchanan.
Da quel momento il grande obiettivo di vita di Gatsby diventa quello di riconquistare la donna amata, facendo sfoggio del suo stile di vita e delle sue ricchezze.

Il Grande Gatsby, il primo adattamento a fumetti del capolavoro di Fitzgerald.

Grazie al narratore, cugino alla lontana di Daisy, si scopre che il matrimonio di quest’ultima non è affatto felice. 
Jay chiederà proprio a Nick di aiutarlo a riconquistare Daisy: lui dovrà invitare la cugina a casa senza svelarle la presenza di Gatsby. Il piano funziona e la donna, sorpresa di rivedere Jay dopo tutti quegli anni, cede alla passione e i due incominciano una relazione. Da questo momento in poi la storia, ricca di peripezie e aneddoti, farà interrogare il lettore sull’ illusione del sogno americano, che sembrerà ormai giunto al suo tramonto.

Il Grande Gatsby è espressione di solitudine e della disperata voglia di voler essere accettati dalla società. Ciò che ci raccontano Fitzgerald e gli autori Fred Fordham e Aya Morton in questo splendido graphic novel è il desiderio di piacere a tutti ad ogni costo, ignorando chi ci apprezza per come siamo. Un richiamo agli anni ’20 ma anche ai giorni nostri.

2) Canale Mussolini del premio Strega Antonio Pennacchi il fumetto di Graziano e Massimiliano Lanzidei disegnato da Mirka Ruggieri

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Graphic novel adattamento del premio Strega Canale Mussolini di Antonio Pennacchi

Premio Strega nel 2010 Canale Mussolini è il romanzo di Antonio Pennacchi che racconta la storia della famiglia Peruzzi durante gli anni del fascismo in Italia. Il Canale Mussolini era il canale principale della bonifica della palude dell’Agro Pontino dove nascerà nel 1932 Latina. La storia della famiglia e quella della bonifica si intrecciano alle vicende politiche italiane e ne scaturisce un romanzo familiare e politico.

È la storia della famiglia emiliana Peruzzi, originaria della Pianura Padana emigrata nel Lazio nei poderi 516 e 517 dell’Opera Nazionale Combattenti nell’Agro Pontino, in seguito all’inasprimento delle politiche economiche del nuovo governo Mussolini. Le vicende, narrate in prima persona da un misterioso protagonista, raccontano una vera e propria epopea familiare con tantissimi personaggi, scritta perlopiù con un linguaggio basso e usando il dialetto dei coloni, il venetopontino.

La struttura del romanzo di Antonio Pennacchi è complessa, trattandosi di una lunga narrazione non prima persona e nel graphic novel Massimilano e Graziano Lanzidei compiono un’operazione più radicale rispetto alle altre trasposizioni, che abbiamo visto fino ad ora. Perché, al posto di seguire la struttura del romanzo basata su continui salti temporali i Lanzidei scelgono, di comune accordo con l’autore Antonio Pennacchi, di raccontare la vicenda in ordine cronologico, con dei piccoli flash forward del finale all’inizio di ogni capitolo.

Una costruzione narrativa, che permette, anche a chi non conosce i segreti nella narrazione a fumetti di poter seguire la storia e innamorarsi dei personaggi e dell’atmosfera di uno dei più importanti romanzi del dopoguerra. Completa il lavoro il disegno asciutto di Mirka Ruggieri, che ha saputo ricreare ambienti e trasmettere le emozioni dei protagonisti.

Come approfondimento, segnaliamo l’articolo: “Omaggio a Antonio Pennacchi“.

3) La luna e i Falò: l’ultimo romanzo di Cesare Pavese nel graphic novel di Marino Magliani e Marco D’Aponte

Copertina del graphic novel La luna e i falò di Cesare Pavese
Graphic novel adattamento del classico della lettereratura La luna e i falò di Cesare Pavese

La luna e i falò è l’ultimo romanzo di Cesare Pavese prima del suo suicidio 27 agosto del 1950. È uno dei testi in cui Pavese maggiormente tratta quei temi che gli erano sempre stati cari fin dalle primissime poesie di Lavorare stanca. Parla del ritorno a casa, della ricerca di sé stessi attraverso la memoria dei luoghi d’infanzia e del significato simbolico degli elementi ancestrali come la luna e il fuoco dei falò.

Nel romanzo il protagonista Anguilla torna al suo paese d’origine, Santo Stefano Belbo A quarant’anni, dopo averfatto fortuna in America. Da ragazzino “bastardo” povero, allevato da una famiglia adottiva, torna ora da ricco vincitore, ma senza ancora aver trovato le sue vere radici. Verrà accompagnato in questo viaggio di ricerca della sua terra dal suo amico di infanzia Nuto e da un bambino storpio, Cinto, che gli ricorda molto sé stesso da piccolo.

In realtà la storia di Anguilla è molto simile alla storia di Pavese stesso, originario di Santo Stefano Belbo e con una forte tensione a quel paese di campagna, rispetto alla Torino in cui non si sentì mai sé stesso. Gli autori del graphic novel Marco D’aponte e Marino Magliani partono da questa corrispondenza biografica per creare un fumetto che integri perfettamente la storia del romanzo a quella personale di Pavese.

La luna e i falò, graphic novel

I due lavorano soprattutto sui colori e sulle tinte forti. Le immagini del romanzo, la luna, i falò, la terra, i campi, i vigneti, la violenza e l’asprezza della campagna, prendono vita grazie agli acquerelli di Marco D’Aponte. Sono colori accesi, vividissimi, che colgono il realismo simbolico di Pavese e lo riportano su carta.

Il tutto viene alternato invece al bianco e nero che invece racconta la storia parallela degli ultimi giorni di Pavese, che si congeda dal mondo proprio dopo aver scritto quest’ultimo romanzo. Il verde delle colline, contrapposto al rosso del sangue e del fuoco, che torna sempre, come un avvertimento della tragedia che incombe.

4) Sostiene Pereira: dal premio Campiello Antonio Tabucchi la trasposizione a fumetti di Marino Magliani e Marco D’Aponte

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Graphic novel adattamento di Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi

Sostiene Pereira è un romanzo di Antonio Tabucchi del 1994, vincitore del premio Campiello e del premio Viareggio. Un classico moderno, a cavallo tra il romanzo di formazione, il romanzo storico e quello psicologico, che a partire dalla figura del protagonista Pereira, racconta la storia del Portogallo durante gli anni del regime salazariano.

Siamo nel Portogallo del 1938. Pereira è un giornalista del “Lisboa” che ha abbandonato la cronaca nera per occuparsi della pagina culturale. È stanco e apatico e sembra vivere completamente fuori dal suo paese, in pieno regime. A dargli un nuovo stimolo sarà un giovane anarchico, idealista energico che gli aprirà gli occhi sulla situazione che sta vivendo il Portogallo, infondendogli nuova linfa vitale.

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Sostiene Pereira, graphic novel

Troviamo nuovamente la coppia di autori Marino Magliani e Marco D’Aponte ad approcciarsi all’adattamento grafico di questo romanzo. Come Magliani ha dichiarato in un’intervista, parlò di questo adattamento a Tabucchi prima della sua scomparsa, assicurandogli la volontà di rimanere tanto più fedele possibile al testo originale.

Per fare questo, vediamo come è accaduto per il loro successivo La luna e i falò, che gli autori lavorano non solo sul testo particolarmente fedele all’originale ma anche sui colori degli acquerelli, usati allo stesso tempo per ricreare le ambientazioni portoghesi e per trasmettere a livello simbolico. Troviamo il cielo azzurro di Lisbona e l’arancione e il giallo delle donne, come pure i tratti morbidi per raffigurare quest’ultime l’asprezza di quelli usati per disegnare i soldati.

5) Cuore di tenebra: il classico di Joseph Conrad diventa un graphic novel di Peter Kuper

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Graphic novel adattamento del classico della lettereratura inglese Cuore di tenebra

Il classico della letteratura mondiale di Conrad Cuore di tenebra ha ispirato più volte adattamenti di vario genere. Il più famoso forse, pur non essendo propriamente un adattamento, è il film Apocalypse Now di Francis Ford Coppola del 1979, che si ispira alla vicenda per trasportarla negli anni della guerra in Vietnam. Il testo poi, criticato aspramente per come si parla dei neri in termini razzisti, è stato più volte screditato anche a livello letterario (soprattutto in America) e viene ancora oggi molto discusso. Proprio da qui parte il lavoro di Peter Kuper per riscoprire un classico della letteratura.

Siamo nell’Inghilterra del XIX secolo tratta della storia del capitano Marlowe che, a bordo dello yacht Nellie attraccato a Londra racconta la sua storia di come risalì il fiume Congo per recuperare il signor Kurtz, uno dei migliori commercianti d’avorio dell’epoca che ha fatto perdere le proprie tracce. Scopriranno che Kurtz, ormai gravemente malato, ha soggiogato una piccola comunità d’indigeni divenendone la loro divinità.

Si tratta di un romanzo che parla sicuramente della brutalità del colonialismo

Cuore di tenebra, Peter Kuper
Cuore di tenebra, graphic novel

inglese (anche se non viene mai criticata apertamente), del divario tra neri e bianchi, della schiavitù e, non ultimo, della follia a cui porta questo sfruttamento di anime. Come si legge nell’introduzione al graphic novel, Peter Kuper prima di approcciarsi alla lavorazione del fumetto legge tantissimi testi critici sul romanzo e vede tutti i film e i documentari che trova.

Il lavoro che fa, meticoloso e curato, lo porta a realizzare un fumetto che colga i momenti principali del romanzo di Conrad e che lavori graficamente sui grigi e sui neri. Tratti netti e matite scure servono a rendere l’ambientazione cupa di quell’Africa misteriosa e minacciosa che viene raccontata. Il disegno è asciutto e non permette che niente venga spettacolarizzato, ma solo reso nella sua brutale violenza.