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— OR —
Giacomo e Davide sono fratelli e sono cresciuti a Lampedusa, un’isola che per Giacomo stringe come una gabbia lasciando il mondo in disparte e in attesa, e che per Davide è la casa da cui è impossibile prescindere. Il primo, ormai adulto, l’abbandona per Milano, il lavoro in banca e le luci al neon dei locali notturni, risentito per la testardaggine del fratello, che invece resta e si dedica anima e corpo allo studio delle tartarughe marine, capaci di tornare nel luogo in cui sono nate anche dopo venti anni di lontananza. Quando Davide muore all’improvviso, Giacomo è costretto a rivedere l’isola, dove lo aspettano una vecchia barca, una donna, un pescatore e un bambino straniero salvato dal mare che, insieme a un mulinello di ricordi, lo spingeranno a ridefinire il senso della parola orizzonte. Simona Binni scrive una storia di grande attualità, in cui il tema della fratellanza e delle radici investe quello, altrettanto complesso, dell’immigrazione e della migrazione.
Sfoglia l'anteprima: [real3dflipbook id='88']«C’era una volta una famiglia di lupi che viveva in una foresta profonda e misteriosa».
Perché stavolta Cappuccetto Rosso è un Lupetto Rosso. La nonna una lupa anziana senza denti che non può più andare a caccia, e mamma Lupa una figlia premurosa che dà al cucciolo un coniglio da portare alla nonnina. Prima della partenza, però, il piccolo è stato messo in guardia: nella foresta, infatti, si nascondono degli umani pericolosissimi da cui dovrà tenersi alla larga, il cacciatore e sua figlia. Amélie Fléchais dà vita a un libro dai colori cangianti, in cui la cura per il dettaglio è tale da rendere delizioso anche il fiore più piccolo e nascosto. Un’opera che, capovolgendo e rileggendo la fiaba di Perrault, racconta come la tristezza e la felicità non siano una questione di specie, ma siano cosa del lupo come dell’essere umano Dicono del libro: