Alcuni dei maggiori scrittori italiani danno vita a dodici raffinati romanzi brevi dedicati all’universo dei viventi non-umani.
Da sempre l’animale è l’altro, specchio distorto di noi stessi: prima antagonista da combattere, poi compagno dell’uomo nell’evoluzione, suo schiavo e addirittura suo cibo, ha tuttavia conservato un altro ruolo, quello di totem, metafora e modello con cui confrontarsi per scoprire punti di vista che vadano al di là del nostro ristretto orizzonte.
Così gli animali – tre cani, due gatti, una schiera di cammelli, diversi topi e ragni, moltissimi pesci (certi sotto formalina), una leonessa e un fagiano – diventano lo spunto per altrettanti sguardi – lucidi, accorati, a volte spietati – sulla nostra contemporaneità e sul nostro modo di stare al mondo, di amare, di odiare e di pensare noi stessi.
Gli autori che hanno partecipato al progetto sono: Fulvio Abbate, Giorgio Falco, Marino Magliani, Matteo B. Bianchi, Mario Giorgi, Giulio Mozzi, Carlo D’Amicis, Giuseppe Genna, Evelina Santangelo, Davide Enia, Nicola Lagioia, Vanni Santoni.