Tessa Hulls ha vinto il Premio Pulitzer 2025 per la categoria memoir e autobiografia con il graphic novel Feeding Ghost, che verrà prossimamente pubblicato in Italia da Tunué.

I vincitori sono stati annunciati ieri dall’amministratrice del Premio Pulitzer, Marjorie Miller, che ha descritto Feeding Ghosts come «un’opera toccante di arte letteraria e ricerca, i cui disegni danno vita a tre generazioni di donne cinesi – l’autrice, sua madre e sua nonna – e a un trauma tramandato dalle storie familiari».
Il titolo Feeding Ghosts si riallaccia al fatto che nella cultura cinese, gli spiriti affamati sono «gli spiriti delle persone che non hanno realizzato ciò che dovevano sulla Terra e sono condannati a vagare eternamente per il pianeta con un appetito insaziabile», come ha spiegato la stessa autrice.
Il graphic memoir è un importante progetto di indagine con una lavorazione che ha impegnato Hulls per quasi un decennio. Sua nonna, Sun Yi, è una giornalista perseguitata e fuggita dal governo comunista cinese, si è salvata a Hong Kong, ha scritto un’autobiografia di successo e poi ha avuto un crollo mentale e psicologico. Mentre Hulls ripercorreva le sue radici e il rapporto con la madre e la nonna, esaminava il modo in cui i traumi personali riecheggiano attraverso le generazioni.
Dopo il Premio Strega Ragazzi e Ragazze a I Pizzly di Jérémie Moreau e il premio Manzoni a La vita che desideri di Francesco Memo e Barbara Borlini, il graphic novel andrà ad arricchire il catalogo Tunué che così accoglie nella sua collana Prospero’s Books un premio Pulitzer.
L’autrice

Tessa Hulls è un’artista, scrittrice e avventuriera la cui irrequietezza l’ha portata in tutti e sette i continenti. I suoi lavori sono stati pubblicati su The Washington Post, Atlas Obscura, Adventure Journal e The Rumpus, e in mostre personali commissionate dal Santa Cruz Museum of Art & History e dal Wing Luke Museum. È una ex studentessa di Hedgebrook, Yaddo, Storyknife e Ucross e ha ricevuto il Washington Artist Trust Arts Innovator Award. Feeding Ghost è il suo primo graphic novel.
«Ho fatto questo libro per cercare di ricucire il rapporto con mia madre, ed è successo. Ho ottenuto l’impossibile», ha dichiarato Hulls in un’intervista a Juneau Empire, «L’ho fatto perché i fantasmi della mia famiglia avevano bisogno di me».
Sempre nella stessa intervista, l’autrice dichiara che Feeding Ghosts è «l’unico modo possibile di raccontare questa storia: come parte di un intreccio in cui io, mia madre e mia nonna ci confondiamo sullo sfondo della storia cinese e della diaspora cinese. Sono partita con il chiedermi che cosa ha distrutto la mia famiglia, e quella domanda mi ha portata a vedere come i legami si infrangono nel tempo. Come la mente frammentata di mia nonna fosse un riflesso del suo Paese frammentato, e come i nostri cuori spezzati sanguinassero tutti da quella stessa vena».