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Il principio di Archimede

“Una nave immersa nell’acqua del mare
riceve una spinta verso l’alto
uguale e contraria
a quella delle passioni umane
che la trascinano verso il fondo.”

Autore: Marco D’Aponte

Collana: Prospero’s Books

Formato: 17×24; pp. 128

    Tratto dall’omonimo romanzo di Dario Lanzardo (Effigie, 2006), Il principio di Archimede di Marco D’Aponte racconta i pericoli vissuti da tanti marittimi sulle cosiddette «carrette dei mari» che solcavano gli oceani negli anni Cinquanta.
    Una storia d’altri tempi in cui si ritrovano temi sempre attuali: fare i conti con la realtà e con gli altri.

    La storia

    Siamo negli anni Cinquanta. Il cargo Liberty, residuato bellico, attraversa l’Atlantico carico di carbone, nella traversata da LaSpezia a Baltimora e ritorno. Davide, giovane allievo di macchina sensibile e idealista si ritrova al centro di in un’avventura in sospeso fra terra e mare, superficie e profondità, apparenza e verità, in un viaggio che riunisce i destini di un testimone e di un possibile assassino.

    Incombe infatti l’ombra di un delitto, avvenuto a Fosdinovo anni prima. Davide, bambino, assiste per caso ad una drammatica scena. Durante una colluttazione una donna cade dal muro del castello dei Malaspina. E il Capitano del Liberty, durante una cena, ricorda di essere sfollato proprio a Fosdinovo. Da quel momento l’allievo di macchina si sente minacciato e vive in preda a suggestioni, dubbi e inquietudini.

    I temi sociali

    Sono evidenti gli aspetti di critica sociale. Davide è sincero e idealista, sensibile alle vite  degli sfruttati mentre il Capitano, di idee reazionarie, rappresenta ed esercita il potere tipico della classe dominante dell’epoca. L’ambientazione della vicenda, il cargo Liberty, è un simbolo delle divergenze tra le due posizioni. I Liberty hanno contribuito alla rinascita della marina mercantile italiana, acquistati dagli armatori per pochi soldi alla fine della guerra. La totale mancanza di sicurezza del lavoro nelle condizioni di «carrette dei mari» spingono Davide ad avvalorare sempre più le sue convinzioni…

    Curiosità:

    Un oggetto molto importante nello svolgimento di tutta la storia di Il principio di Archimede è una vecchia Leica, di quelle che si usavano una volta, con il rullino fotografico. La stessa macchina famosa per essere la preferita dai più grandi fotoreporter, grazie alla maneggevolezza, l’affidabilità l’efficienza garantita.

    Le stesse tavole del graphic novel vedono vignette come fotogrammi, che illustrano temi ed atmosfere, evocando atmosfere e sensazioni: il cargo arruginito e semi affondato, fragile relitto abbandonato; la sala macchine claustrofobica, in cui il protagonista vive ore e ore di angoscia, le lamiere scricchiolanti che tentano di isolare dal mare senza troppa garanzia di successo.

    Autore

    Marco D'Aponte

    Pagine

    rilegato filo refe

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