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Tutt’a un tratto

L’interessante saggio scritto da Sergio Algozzino analizza la storia del fumetto dall’inedito punto di vista della linea grafica

 

Autore: Sergio Algozzino

Collana: Lapilli

Formato: 14×19; cop. plastica opaca con bandelle

    È raro che un fumettista, oltre che scrivere e disegnare storie, produca anche contributi critici sulla propria professione. Sergio Algozzino è una di codeste rarità.

    Ammiratore dichiarato di una leggenda del fumetto quale Will Eisner, che scrisse ben due libri sull’arte sequenziale, e rispettoso lettore di autori che del fumetto hanno fatto oltre che il loro mestiere anche un ambito di riflessione – quali Scott McCloud, Laura Scarpa o Davide Toffolo – Algozzino ha seguito tali illustri esempi e s’è impegnato in un’originale ricerca sull’itinerario che la linea ha percorso in oltre un secolo di storia della letteratura disegnata.

    La linea è uno degli elementi fondativi del fumetto in quanto linguaggio grafico-narrativo. Arte iconica per antonomasia, casa prediletta della sintesi visuale, il fumetto – specie quello in bianco e nero – è il luogo prescelto in cui pochi, sapienti tratti di pennello o pennino possono riuscire a descrivere, a raccontare in modo efficace e suggestivo personaggi, scene, azioni.

    Sergio Algozzino è un disegnatore di talento e in Tutt’a un tratto, grazie alle sue competenze di fumettista e al suo vivace spirito d’osservazione, ci fornisce un pratico excursus su come fumettisti di ogni tempo, scuola e nazionalità hanno usato la linea per disegnare le loro storie. Un manuale per studenti, disegnatori, appassionati lettori, che con argomentazioni agili e sintetiche dice qualcosa di nuovo nel settore della saggistica italiana sul fumetto.

    Rassegna stampa

    23/03/2015, Tutt’a un tratto (libro), Close up, di Filippo Baracchi

    Autore

    14×19

    Pagine

    Sergio Algozzino

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